BAHMAN MOHASSES

1931, Rasht, Iran
2010, Rome, Italy

Da molti definito come il “Picasso iraniano”, a cui lo accomunano i toni scuri e le forme monumentali di animali stilizzati che ne abitano i dipinti e le sculture, oltre che l’intima connotazione politica della propria arte, Mohasses ha segnato profondamente la vita culturale iraniana all’insegna di un rapporto di amore-odio che lo indurrà ad autoesiliarsi a Roma fin dagli anni ‘70. Molte delle sue opere sono state da lui stesso distrutte, ultimo eclatante atto di protesta contro un regime che ne segnò indelebilmente l’esistenza.

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