Il Padiglione Polonia trasforma il dolore del conflitto ucraino in una potente installazione partecipativa, un’esperienza sensoriale e riflessiva che invita a ricordare e a condividere il peso della tragedia umana.
Una riflessione profonda sulla tragedia della guerra in Ucraina: Repeat After Me II è un progetto innovativo concepito dal collettivo artistico ucraino Open Group (Yuriy Biley, Pavlo Kovach, Anton Varga) e curato con sensibilità da Marta Czyz, che si focalizza sul conflitto che ha avuto inizio nel febbraio 2022, un evento che ha segnato drammaticamente non solo l’Ucraina, ma tutta Europa e il mondo intero. Centro dell’installazione audiovisiva sono i racconti toccanti di civili rifugiati, le cui voci trasmettono il realismo di esperienze strazianti e quotidiane. Attraverso i suoni delle armi, che sono diventati parte della loro realtà, i protagonisti offrono una testimonianza diretta e potente della guerra. Questi rumori – dai missili ai colpi di mitra – vengono riprodotti e il pubblico è invitato a ripeterli, creando un’atmosfera di coinvolgimento e connessione. Questa interazione si trasforma in una sorta di “karaoke militare”, un modo per unire i partecipanti a coloro che hanno vissuto la tragedia in prima persona, rendendo palpabile l’orrore e la disperazione della guerra. La giustapposizione di opere datate 2022 e 2024 all’interno di Repeat After Me II mette in luce la continuità drammatica del conflitto e le evoluzioni nell’industria della guerra. I suoni violenti sono resi con una disinvoltura sorprendente dopo una breve introduzione dell’interprete, simile al contenuto degli opuscoli distribuiti dal Ministero della Cultura e dell’Informazione ai civili, che forniscono istruzioni su come riconoscere i suoni delle armi e rispondere adeguatamente in situazioni di crisi. In questo modo l’installazione acquista un significato ancora più profondo: si configura come un potente strumento di consapevolezza ed educazione, offrendo un modo per affrontare l’inevitabile confronto con la violenza e la sofferenza. All’interno dello spazio protetto del Padiglione Polonia, nel cuore dei Giardini, i visitatori si trovano così avvolti da una colonna sonora che riporta i suoni di una guerra reale. Questi rumori risuonano nella memoria di chi l’ha vissuta, imprimendosi in modo indelebile nella coscienza collettiva. Repeat After Me II non è, dunque, solo un’installazione, è un invito a riflettere, a sentire e a non dimenticare. Ci esorta a riconoscere l’umanità dietro ogni racconto di guerra e a onorare coloro che hanno sofferto a causa di conflitti che, troppo spesso, appaiono lontani, ma che in realtà possono toccare ciascuno di noi.