(2023, Francia, 84')
Durante la Seconda guerra mondiale molti registi inglesi e americani vennero coinvolti nella propaganda anti-nazista. L’opera che destò maggior scalpore fu I prigionieri dell’oceano (Lifeboat) di Alfred Hitchcock.
Egli stesso dichiarò: «La ragione per la quale i critici americani si sono scagliati contro questo film in modo così veemente, sta nel fatto che avevo mostrato il tedesco superiore agli altri personaggi». E se il film dell’illustre regista non avesse centrato l’obiettivo? Se avesse ottenuto il risultato di difendere l’ideologia nazista?
Daphne Baiwir, dopo mesi passati a scavare negli archivi di tutti gli Stati Uniti, ci illustra gli affascinanti retroscena dell’opera più controversa di Alfred Hitchcock.