Ispirata dai racconti degli addetti alla manutenzione delle metropolitane di Tokyo, che sono soliti usare in modo inventivo oggetti di uso comune per riparare le perdite d’acqua, Yuko Mohri si interroga su come una crisi possa accendere i più alti livelli di creatività nelle persone. Per la Biennale Arte ha creato un’installazione che riempie gli spazi di luce, suoni, movimenti e odori. I riferimenti riguardano la recente pandemia, ma anche la violenta inondazione che ha colpito Venezia nel 2019 e le proteste dei giovani attivisti in nome della sostenibilità ambientale.