Per la sua prima partecipazione alla Biennale Arte il Benin presenta un progetto collettivo che tocca temi quali la cultura pre-coloniale, la tratta degli schiavi, la figura dell’Amazzone e la spiritualità Voodoo, per poi addentrarsi nel pensiero Gèlèdé, una tradizione femminista radicata nella saggezza materna che continua a influenzare profondamente la vita delle comunità beninesi. L’idea di fondo è che la società contemporanea possa trarre ispirazione dalle antiche tradizioni, rafforzando al contempo i legami con il ricco patrimonio culturale indigeno.