FONDAZIONE GIORGIO E ARMANDA MARCHESANI

I sogni del giardino

Quando si vuole realizzare un giardino la prima cosa è decidere quanto spazio dedicargli e ragionare sulla sua progettazione. Ci sono varie tipologie di giardino, declinabili in diversi stili, ma vanno sempre considerati anche il clima e l’ambiente in cui verrà realizzato.
Fin da subito bisogna decidere certi particolari accessori, ed eventuali abbellimenti che siano in linea con lo stile della casa. Un bravo giardiniere tra le altre cose tiene presente il sistema di illuminazione, per godere di questi spazi anche la sera. Il periodo migliore per iniziare i lavori è l’inizio della primavera, stagione in cui si piantano molte sementi e che grazie alle giornate di tempo tiepido, permette maggiori opportunità nel reinventare i propri sogni.

La mostra è curata da Anna Caterina Bellati
Artisti: Antonio Abbatepaolo, Martin Emilian Balint, Alberto Bortoluzzi, Marco Cornini, Paola Giordano, Ettore Greco, Margherita Leoni, Luciano Mello W. Pinto, Marialuisa Tadei, Sara Teresano, Dany Vescovi, Dania Zanotto

indirizzo web per prenotazioni
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La Fondazione dedica la sua prima mostra personale a Daniele Marcon.
Il progetto artistico dell’artista vicentino il cui processo evolutivo, partito dall’astrazione pura del neoplasticismo di Mondrian, è approdato in lunghi anni di strenuo lavoro all’espressivismo ancestrale della cultura papua, e quindi alla vitalità coloristica intrisa di mistero delle civiltà orientali.
Colore, forma, armonia, composizione sono stati il dettato di una vita spesa per la pittura. Il rapporto tra linee, fasce di toni alternati o degradanti l’uno nell’altro e la superficie dell’opera, possono costruire o ricostruire il mondo. Nel caso di Marcon un mondo visitato e ‘succhiato’ durante i molti viaggi che hanno nutrito e plasmato i temi del suo lavoro.
Alla luce di una ricerca mai paga di sé, questo artista silenzioso e audace ha saputo traghettare la concezione universale di compenetrazione dello spazio, in una dimensione quasi ascetica di interiorizzazione della natura.

La mostra è curata da Anna Caterina Bellati