Ingresso libero
Una mostra d’arte contemporaneamente e presuntuosamente italiana a cura di Michele Citro.
L’Italia è il paese più bello del mondo e Venezia è la sua vera capitale. È qui, dove i padri hanno lottato per strappare lembi di
terra alla furia del mare, che il genio di un intero popolo di artisti, di scienziati, di navigatori si è manifestato in opere straordinarie che ancora oggi riempiono gli occhi di stupore.
Prima, perciò, che il fragore, a tratti disturbante, delle invenzioni altrui — il più delle volte ispirate da quanto Venezia aveva
sperimentato con secoli d’anticipo — intralci la nostra devozione alla bellezza e il nostro istinto all’armonia, è doveroso riservare la giusta attenzione a questi capolavori nostrani che, vale la pena precisarlo, non hanno niente a che spartire con bandiere pubblicitarie come gli spaghetti o la pizza al pomodoro: non sono belli perché italiani. È vero piuttosto il contrario!
Sono italiani e, per tale e semplice ragione, condannati a celebrare mistiche nozze tra passato e presente, tra innovazione e tradizione. Ed è quanto fanno coraggiosamente accerchiati (ovunque) da nuovi esotismi dilaganti, 15 baluardi del Tricolore Spirito creativo, che si destreggiano — sperimentando stili diversi — tra pittura e scultura con mirabile perizia tecnica e strepitosa padronanza dei materiali. Costoro sono: Mario Schifano, Elia Alunni Tullini, Marianna Battipaglia, Annamaria Bonanno, Luigi Citarrella, Emanuela De Franceschi, Giuseppe Di Guida, Luigi Gentile, Valeriano Lessio, Metaleone, Paolo Socal, Marialuisa Tadei, Gaetano Tommasi, Mariano Trapani e Vittorio Vertone.
Ingresso libero
Una mostra d’arte contemporaneamente e presuntuosamente italiana a cura di Michele Citro.
L’Italia è il paese più bello del mondo e Venezia è la sua vera capitale. È qui, dove i padri hanno lottato per strappare lembi di
terra alla furia del mare, che il genio di un intero popolo di artisti, di scienziati, di navigatori si è manifestato in opere straordinarie che ancora oggi riempiono gli occhi di stupore.
Prima, perciò, che il fragore, a tratti disturbante, delle invenzioni altrui — il più delle volte ispirate da quanto Venezia aveva
sperimentato con secoli d’anticipo — intralci la nostra devozione alla bellezza e il nostro istinto all’armonia, è doveroso riservare la giusta attenzione a questi capolavori nostrani che, vale la pena precisarlo, non hanno niente a che spartire con bandiere pubblicitarie come gli spaghetti o la pizza al pomodoro: non sono belli perché italiani. È vero piuttosto il contrario!
Sono italiani e, per tale e semplice ragione, condannati a celebrare mistiche nozze tra passato e presente, tra innovazione e tradizione. Ed è quanto fanno coraggiosamente accerchiati (ovunque) da nuovi esotismi dilaganti, 15 baluardi del Tricolore Spirito creativo, che si destreggiano — sperimentando stili diversi — tra pittura e scultura con mirabile perizia tecnica e strepitosa padronanza dei materiali. Costoro sono: Mario Schifano, Elia Alunni Tullini, Marianna Battipaglia, Annamaria Bonanno, Luigi Citarrella, Emanuela De Franceschi, Giuseppe Di Guida, Luigi Gentile, Valeriano Lessio, Metaleone, Paolo Socal, Marialuisa Tadei, Gaetano Tommasi, Mariano Trapani e Vittorio Vertone.