Ingresso libero
La fascinazione per le ibridazioni iconografiche ma, soprattutto, semantiche tra il regno umano, animale e vegetale è alla base del modus operandi di Emiliano Maggi. Nato nel 1977 a Roma, dove vive e lavora, Maggi è artista, musicista e performer. Coinvolgendo lo spettatore in una catena continua di associazioni in cui si intrecciano storia, mito, leggenda e saggezza popolare, le opere di Maggi giocano con l’idea di ambiguità: non solo in relazione ai personaggi ritratti, sospesi tra bellezza e paura, fascino e repulsione, ma anche nella scelta dei materiali; per esempio, ceramiche smaltate o non smaltate che ricordano il bronzo. Alchimista contemporaneo, Maggi crea realtà alternative non basate sulla gerarchia, ma su un flusso continuo di energia e possibilità di diventare Altro. La performance Celestial Bloom nata dal connubio di musica a danza ben esemplifica la sua poetica. Concepita appositamente per Art Night 2024 si ispira ai lavori parte della collettiva Hovering.
Ingresso libero
La fascinazione per le ibridazioni iconografiche ma, soprattutto, semantiche tra il regno umano, animale e vegetale è alla base del modus operandi di Emiliano Maggi. Nato nel 1977 a Roma, dove vive e lavora, Maggi è artista, musicista e performer. Coinvolgendo lo spettatore in una catena continua di associazioni in cui si intrecciano storia, mito, leggenda e saggezza popolare, le opere di Maggi giocano con l’idea di ambiguità: non solo in relazione ai personaggi ritratti, sospesi tra bellezza e paura, fascino e repulsione, ma anche nella scelta dei materiali; per esempio, ceramiche smaltate o non smaltate che ricordano il bronzo. Alchimista contemporaneo, Maggi crea realtà alternative non basate sulla gerarchia, ma su un flusso continuo di energia e possibilità di diventare Altro. La performance Celestial Bloom nata dal connubio di musica a danza ben esemplifica la sua poetica. Concepita appositamente per Art Night 2024 si ispira ai lavori parte della collettiva Hovering.
ultimo accesso: ore 22:45
Ingresso libero
La collettiva Hovering presenta 13 artisti internazionali che si esprimono attraverso il linguaggio della pittura, dell’installazione, del video, della fotografia, del disegno, della scultura.
Il loro lavoro riflette sul concetto di liminalità, metamorfosi, sospensione derivante da uno stato di in-betweenness tra compiuto e incompiuto, tra essere e divenire, tra potenziale latente e manifestazione evidente.
Il corpo/individuo inteso come prototipo, para-spazio, frontiera, interfaccia ibrida de-colonizzata da preconcetti è il punto di partenza di questa ricerca che sottolinea il valore intrinseco dell’indefinitezza in quanto spazio d’indagine filosofica ma anche modalità esistenziale e d’azione.
A cura di Manuela Lietti, con lavori di: Morehshin Allahyari, Ivana Bašić, Leelee Chan, Nicki Cherry, Sarah Faux, Elizabeth Jaeger, Emiliano Maggi, Lucy McRae, Kemi Onabulé, Catalina Ouyang, Bryson Rand, Marta Roberti e Young-jun Tak.
Visite guidate gratuite senza prenotazione dalle ore 18 alle 23.