Ingresso libero contingentato
Basandosi sul concetto di “mirror stage” (stadio dello specchio) di Lacan, l’installazione site-specific di Ackroyd, Evento Collaterale alla 60. Biennale Arte, gioca con il tropo dello specchio come strumento attraverso il quale ci inseriamo nel mondo che ci circonda e come simbolo della divisione tra stati consci e inconsci. Composta da dipinti di grandi dimensioni, disegni, sculture a cera persa e ready-made, la mostra si sviluppa come un paesaggio onirico in cui i singolari processi di replicazione e fusione di Ackroyd distorcono la nostra percezione della realtà. In Rebecca Ackroyd: Mirror Stage, desiderio e disgusto, ripetizione e frammentazione, passato e presente si fondono in un’esperienza morbida e semi-allucinata.
Ingresso libero contingentato
Basandosi sul concetto di “mirror stage” (stadio dello specchio) di Lacan, l’installazione site-specific di Ackroyd, Evento Collaterale alla 60. Biennale Arte, gioca con il tropo dello specchio come strumento attraverso il quale ci inseriamo nel mondo che ci circonda e come simbolo della divisione tra stati consci e inconsci. Composta da dipinti di grandi dimensioni, disegni, sculture a cera persa e ready-made, la mostra si sviluppa come un paesaggio onirico in cui i singolari processi di replicazione e fusione di Ackroyd distorcono la nostra percezione della realtà. In Rebecca Ackroyd: Mirror Stage, desiderio e disgusto, ripetizione e frammentazione, passato e presente si fondono in un’esperienza morbida e semi-allucinata.