Campo Santo Stefano, San Marco 2945
Venezia
Ingresso libero contingentato
La danza delle api, è un termine usato in apicultura, per indicare un particolare movimento, compiuto dalle api, a forma di otto.
Questo movimento ripetitivo, ha lo scopo di comunicare informazioni circa la distanza e la direzione in cui si trovano fiori, polline, nettare e sorgenti d’acqua. La “danza” è una mappa per raggiungere risorse fondamentali per la sopravvivenza.
La contemporaneità ci pone difronte all’esigenza di soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere quelli della generazione futura. Trovare questo equilibrio significa attuare uno sviluppo sostenibile. L’installazione conduce alla riflessione sulla possibilità di vivere in cooperazione. Riflettere sulle capacità dell’uomo, di agire nella vita civile e politica, in modo etico, oggi è importante. Mantenere l’equilibrio dell’ambiente richiede consapevolezza e responsabilità̀. Un uso consapevole delle risorse, per non lasciare ai posteri un ambiente irrimediabilmente compromesso, è necessario.
Ingresso libero contingentato
La danza delle api, è un termine usato in apicultura, per indicare un particolare movimento, compiuto dalle api, a forma di otto.
Questo movimento ripetitivo, ha lo scopo di comunicare informazioni circa la distanza e la direzione in cui si trovano fiori, polline, nettare e sorgenti d’acqua. La “danza” è una mappa per raggiungere risorse fondamentali per la sopravvivenza.
La contemporaneità ci pone difronte all’esigenza di soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere quelli della generazione futura. Trovare questo equilibrio significa attuare uno sviluppo sostenibile. L’installazione conduce alla riflessione sulla possibilità di vivere in cooperazione. Riflettere sulle capacità dell’uomo, di agire nella vita civile e politica, in modo etico, oggi è importante. Mantenere l’equilibrio dell’ambiente richiede consapevolezza e responsabilità̀. Un uso consapevole delle risorse, per non lasciare ai posteri un ambiente irrimediabilmente compromesso, è necessario.
ultimo accesso: ore 21:00
Ingresso libero contingentato
La mostra, organizzata dalla Michael Werner Gallery e curata da Allegra Pesenti, combina i lavori dell’artista americano James Lee Byars (1932-1997) e del coreano Seung-taek Lee (1932), rafforzando e rendendo esplicito il ruolo dei due artisti come grandi protagonisti delle avanguardie del XX e XXI secolo.
Nel lavoro di entrambi si riscontra un’energia indomabile che l’ha mantenuto vitale al di là delle volubili tendenze e aspettative dell’arte contemporanea. Nonostante le grandi differenze che li separano, esiste una vicinanza di pensiero: una corrispondente affinità per lo spirituale, per il rituale e per la purezza della forma. I due artisti, attraverso le loro trasformazioni alchemiche, sono in grado di rendere visibile l’invisibile.