Ingresso libero
Marignana Arte partecipa ad Art Night 2024 con la mostra bipersonale di Maurizio Pellegrin e Verónica Vázquez In ordinem redigere (l’arte di ricomporre memorie), dedicata al dialogo delle opere di due artisti di fama internazionale che da anni collaborano con la galleria. Profondamente diversi per biografia e per scelte estetiche ed espressive, Pellegrin e Vázquez hanno in comune un’attenzione a mantenere o evidenziare la relazione con il passato, con la storia dei materiali, dei manufatti e degli oggetti dai quali attingono per realizzare le loro opere.
La mostra è organizzata in collaborazione con Piero Atchugarry Gallery e Galleria Michela Rizzo.
Ingresso libero
Marignana Arte partecipa ad Art Night 2024 con la mostra bipersonale di Maurizio Pellegrin e Verónica Vázquez In ordinem redigere (l’arte di ricomporre memorie), dedicata al dialogo delle opere di due artisti di fama internazionale che da anni collaborano con la galleria. Profondamente diversi per biografia e per scelte estetiche ed espressive, Pellegrin e Vázquez hanno in comune un’attenzione a mantenere o evidenziare la relazione con il passato, con la storia dei materiali, dei manufatti e degli oggetti dai quali attingono per realizzare le loro opere.
La mostra è organizzata in collaborazione con Piero Atchugarry Gallery e Galleria Michela Rizzo.
ultimo accesso: ore 19:50
Ingresso libero
L’artista brasiliana Eliane Prolik presenta una serie di ritagli spaziali in cui i colori giocano un ruolo fondamentale di dinamicità, in una danza di flusso continuo, dove gli elementi articolati sembrano svincolati dallo spazio fisico. Nella ricerca di libertà attraverso la modulazione, Eliane Prolik espone una decostruzione emblematica attraverso le opere intitolate Defórmica, sfidando strutture chiuse e definite. La sua arte, una “ribellione delle forme”, offre una visione immaginaria di un habitat futuro, attraverso alchimie cromatiche e deviazioni geometriche. Con proporzioni antropomorfe e un gioco di scambi mutabili, Prolik traduce i movimenti umani nell’architettura, suggerendo un passaggio fluido e continuo attraverso il tempo e lo spazio.