Ingresso libero
Il Museo di Palazzo Mocenigo ospita L’Albero della Vita, la grande installazione che Carla Tolomeo ha pensato e realizzato come ulteriore traguardo nel suo percorso d’artista. L’Albero della Vita si presenta come un’opera di considerevoli dimensioni, realizzata in ferro, legno e tessuto, composta da ottocento pezzi creati personalmente dall’artista e designer italiana. Ogni tassello di questo lavoro vive in autonomia, in armonia però con ogni successiva parte dell’albero. Ogni foglia è diversa dall’altra; dai rami pendono frutti e sui rami si arrampicano tartarughe, si posano pappagalli, fioriscono fiori tropicali e si nascondono serpenti; tra le radici guizzano i pesci. Tutti gli elementi sono stati realizzati a mano da Carla Tolomeo, adoperando stoffe, passamanerie, sete e cotoni, lampassi e broccati, che appartengono alla grande tradizione dell’artigianato tessile veneziano. L’origine culturale de L’Albero della Vita trae ispirazione dal Manuale di zoologia fantastica di Jorge Luis Borges, autore che Carla Tolomeo ha conosciuto e frequentato e col quale ha stretto una solida amicizia.
Ingresso libero
Il Museo di Palazzo Mocenigo ospita L’Albero della Vita, la grande installazione che Carla Tolomeo ha pensato e realizzato come ulteriore traguardo nel suo percorso d’artista. L’Albero della Vita si presenta come un’opera di considerevoli dimensioni, realizzata in ferro, legno e tessuto, composta da ottocento pezzi creati personalmente dall’artista e designer italiana. Ogni tassello di questo lavoro vive in autonomia, in armonia però con ogni successiva parte dell’albero. Ogni foglia è diversa dall’altra; dai rami pendono frutti e sui rami si arrampicano tartarughe, si posano pappagalli, fioriscono fiori tropicali e si nascondono serpenti; tra le radici guizzano i pesci. Tutti gli elementi sono stati realizzati a mano da Carla Tolomeo, adoperando stoffe, passamanerie, sete e cotoni, lampassi e broccati, che appartengono alla grande tradizione dell’artigianato tessile veneziano. L’origine culturale de L’Albero della Vita trae ispirazione dal Manuale di zoologia fantastica di Jorge Luis Borges, autore che Carla Tolomeo ha conosciuto e frequentato e col quale ha stretto una solida amicizia.
ultimo accesso: ore 22:00
Ingresso libero
In occasione della ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, 8 gennaio 1324, si intende valorizzare e far rivivere la sua straordinaria avventura sulla “Via della Seta” attraverso una selezione di costumi che rappresentano il percorso del grande mercante e viaggiatore veneziano che già a diciassette anni si trovò con il padre e lo zio a solcare i mari, attraversare deserti sconfinati e visitare città leggendarie, incontrando personaggi potenti ma anche pericolosi guerrieri di paesi e culture molto diverse tra loro, come abbiamo potuto conoscere attraverso la grande produzione RAI che vide compartecipazioni internazionali tra cui la stessa Cina. La mostra sarà dunque un omaggio al regista Giuliano Montaldo, al costumista Enrico Sabbatini e al compositore Ennio Morricone per valorizzare anche questi straordinari geni italiani scomparsi. Nello specifico la mostra è testimonianza delle capacità di Stefano Nicolao, coinvolto nella produzione direttamente dal grande costumista Sabbatini, di operare sulla catena dell’Himalaya per realizzare scene e costumi del passaggio dalla Persia alla Cina.