Scorci e prospettive

La Venezia vista dall'obiettivo di Francesco Pasinetti
di Redazione VeNews
Francesco pasinetti

Sceneggiatore, regista, critico cinematografo e… fotografo. In mostra al Candiani lo sguardo personale sulla città di un suo ‘figlio illustre’ in 80 scatti restaurati e ristampati.

Sceneggiatore, regista e critico cinematografo, a oltre settant’anni dalla sua scomparsa, la figura di Francesco Pasinetti (1911 – 1949) rimane attuale, offrendo sempre nuovi sguardi sull’immagine in movimento del Novecento. Presso il Centro Culturale Candiani di Mestre viene inaugurata al pubblico, il 16 dicembre, la mostra Pasinetti, fotografo e cineasta ideata e curata da Carlo Montanaro, che presenta 80 suoi scatti restaurati e ristampati da Francesco Barasciutti.

Protagonista principale è la città natale di Pasinetti: Venezia. Città di scorci, di prospettive, di puro cinema naturale, ma non solo, Pasinetti, che era solito portare sempre con sé la macchina fotografica, offre scatti rubati ai provini e sui set dei film, o immagini più intime dedicate allo studio della figura umana, nudi, ritratti e autoritratti. Ad accompagnare la mostra il volume Questa è Venezia – 1943, edito da Marsilio, libro progettato in vita da Pasinetti e portato alle stampe oggi, con 200 scatti e un ricco apparato critico, storico e filologico.

Studioso di cinema italiano, Pasinetti fu il primo a laurearsi con una tesi dedicata a questa disciplina intesa come forma d’arte contemporanea. Fu proprio grazie a lui che il Cinema entrò a far parte dell’offerta accademica italiana come materia di studio. Vero e proprio precursore, con il suo lavoro anticipa tendenze che sarebbero arrivate solamente anni dopo. Il Canale degli Angeli (1934), suo unico lungometraggio, può essere definito un capolavoro neorealista, quando ancora il neorealismo non esisteva. Realizza anche alcuni cortometraggi sulla sua Venezia, sull’arte, sull’industria, sulla chirurgia, in cui è possibile vedere le tracce di un cinema che sarebbe apparso dieci, venti anni dopo. Dopo la sua morte, il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (SNGCI) istituì alla Mostra del Cinema di Venezia il “Premio “Francesco Pasinetti”, attribuito ogni anno al miglior film straniero presentato nell’ambito della manifestazione veneziana.

Con questa esposizione Francesco Pasinetti torna a casa grazie all’Archivio Carlo Montanaro che, su affido del fratello e della vedova, custodisce e gestisce il prezioso “Fondo Francesco Pasinetti”.