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10. LO SCHERMO DELL’ARTE

16 Marzo 2023

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19 Marzo 2023

Il Festival di cinema e arte contemporanea diretto da Silvia Lucchesi porta a Venezia un programma di opere firmate da importanti artisti e filmmaker internazionali che sono state presentate nell’ultima edizione della rassegna fiorentina, selezionate ora per il pubblico veneziano insieme a Palazzo Grassi.
Si comincia il 16 marzo alle 18 con Ίκαρος (Icarus) di Giorgio Andreotta Calò, alla presenza dell’artista: il primo mediometraggio dell’artista italiano parte dal mito di Dedalo e Icaro per mettere in scena un atto simbolico e performativo all’interno dell’ex Padiglione delle Farfalle del Rensenpark di Emmen. Alle 19 A Flower in the Mouth di Éric Baudelaire, film in due atti, tra documentario e finzione, che inizia con le immagini del più grande mercato di fiori del mondo, in Olanda, per arrivare a un dialogo ambientato in un caffè parigino e ispirato a L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello. Alle 20.15 Back to Basquiat di Pierre-Paul Puljiz, un nuovo sguardo sulla vita di Jean-Michel Basquiat attraverso un viaggio alla ricerca dell’identità del leggendario artista afroamericano tra le sue origini caraibiche e la scena americana del suo tempo.

Venerdì 17 alle 18 Time as Perspective di Rosa Barba, girato nel deserto del Texas, che solleva questioni sociali e politiche legate allo sfruttamento delle risorse naturali. A seguire The Empirical Effect, della stessa regista, ambientato nella zona intorno al Vesuvio dove i sopravvissuti all’ultima eruzione del 1944 vivono ancora in un’area a rischio. Alle 19 Marina Abramović & Ulay: No Predicted End di Kasper Bech Dyg, testimonianza dell’incontro storico tra Marina Abramović e Ulay, avvenuto a 30 anni dalla fine della loro iconica collaborazione, per una conversazione onesta e senza filtri sulla loro arte, la loro vita e la loro eredità, ripreso poco prima della scomparsa dell’artista tedesco da una troupe del Louisiana Museum of Modern Art.

Sabato 18 alle 17 Foragers. Al-Yad Al-Khadra di Jumana Manna: l’ultimo film dell’artista americana di origine palestinese mette in rilievo le contraddizioni del conflitto tra le autorità israeliane responsabili delle riserve naturali delle alture del Golan e il popolo palestinese che in quei campi tradizionalmente raccoglie piante commestibili. Alle 18.10 ecco Agrilogistics di Gerard Ortín Castellví, opera che analizza le trasformazioni dell’agricoltura industriale contemporanea seguendo la vita di una serra che di giorno si presenta come un set automatizzato e ottimizzato per la produzione di massa di frutta e fiori, ma di notte accoglie presenze inaspettate che prendono il controllo. To Unveil a Star di Juul Hondius delle 18.45 ruota attorno alla grande scultura in acciaio a forma di stella che dal 1971 si trova davanti al quartier generale della NATO a Bruxelles.

Domenica 19 alle 17 A Clay Sermon di Theaster Gates, riflessione sui diversi significati dell’argilla e sui suoi retaggi materiali e spirituali, dalle narrazioni bibliche al suo ruolo nella storia del colonialismo e delle comunità africane. Chiude la rassegna alle 17.30
The Melt Goes On Forever: The Art and Times of David Hammons di Harold Crooks e Judd Tully, sul percorso del grande artista afroamericano David Hammons iniziato negli anni ‘60 a Los Angeles fino all’arrivo a New York negli anni ’80 e alla fama internazionale.

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