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14 Dicembre 2024

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1 Marzo 2025

Mostra collettiva che esplora l’uso ricco e sfaccettato della scultura nell’arte contemporanea, approfondendone sfumature e complessità. Utilizzando diverse forme espressive, dall’installazione alla fotografia, dalla scultura al video, le opere di Christian Fogarolli stimolano il pensiero critico sul rapporto tra mente e cervello, riflettendo su come i processi funzionali di quest’ultimo interagiscono con quelli soggettivi della mente. Luciana Lamothe chiede agli spettatori di stabilire una relazione con il proprio corpo, lo spazio espositivo e i materiali delle opere. L’estetica brutalista e minimale delle sue sculture, installazioni e disegni contrasta spesso con le forme estremamente fini e delicate delle opere. Interessata all’evoluzione delle forme nel loro contesto tecnico e culturale, con un’attenzione particolare alle pratiche di remix e alle possibilità percettive offerte dalla realtà estesa (XR), Marie Lelouche realizza opere colorate e sfaccettate, che tendono all’astrazione. Dal disegno alle sculture in filo metallico, le linee di Fritz Panzer si addensano e acquistano sostanza, pur creando oggetti molto leggeri che possono essere attraversati dallo spettatore e dove il vuoto è essenziale: le sue opere giocano tra visibile e invisibile, conservando volume e densità. Michelangelo Penso lavora con diversi materiali di origine industriale, principalmente gomma, cinghie di poliestere, pezzi di alluminio e acciaio per creare installazioni tridimensionali, strutture genetiche espanse che riempiono lo spazio che abitano. Il lavoro di Esther Stocker consiste principalmente in dipinti e installazioni in una prospettiva astratta e geometrica. Le installazioni dell’artista sono proiezioni tridimensionali dei suoi dipinti, realizzate esclusivamente con una tavolozza limitata di nero, grigio e bianco.

Immagine in evidenza: Esther Stocker, Matsudai Castle, Japan, 2021
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