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Una mucca sull’amaca

Michele Serra porta a teatro le sue novemila opinioni
di Livia Sartori di Borgoricco

Al Teatro di Mirano il 15 dicembre Michele Serra con l’Amaca di domani, una riflessione su 30 anni di opinioni, di parole, di scritti, guardando dritto negli occhi… una mucca.

Il primo corsivo di Michele Serra è del 1992. Un corsivo non è un articolo, non ne ha la lunghezza né l’oggettività del racconto, il corsivo è un breve pezzo d’opinione. Sono quindi trent’anni giusti che, ogni giorno, Serra racconta le sue opinioni sul giornale «L’Unità» prima, «Repubblica» poi. È più un potere o più una condanna? Un esercizio di stile o l’esibizione di un Io straripante?
La potenza di tutto questo scritto arriva fisicamente in scena, con Serra che spinge un carrello con sopra tutti i 9.000 corsivi stampati («avete di fronte un uomo che ha avuto 9.000 opinioni!», proclama dal palco), ricordando però, allo stesso tempo, l’importanza del silenzio: lo fa guardando negli occhi la sua surreale compagna di scena, una mucca di plastica, ragionando sul fatto che forse è giusto invidiare le bestie, che per provare la loro esistenza non sono obbligate a parlare.
Proprio le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, e anche la fatica che si fa a sceglierle, sono le protagoniste di questo racconto teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente che prende le mosse dal nucleo narrativo del libro La sinistra e altre parole strane (Feltrinelli, 2018), nel quale Serra apre al lettore la sua bottega di “artigiano della scrittura” e mostra il suo lavoro e gli attrezzi che usa, come farebbe un falegname. Persone e argomenti trattati nel corso degli anni riemergono dalla grande pila delle parole scritte con intatta vitalità e qualche inevitabile sorpresa, tracciando sentimenti, temi caldi, debolezze e manie.

L'amaca di domani
giovedì, 15 Dicembre 2022
alle 21:00