Candida seduzione

A Possagno una nuova mostra dedicata a Canova
di Chiara Sciascia

Un nuovo omaggio al sommo Maestro, la mostra Canova e il potere. La collezione Giovanni Battista Sommariva ospitata al Museo Gypsotheca di Possagno ricostruisce le prestigiose relazioni che l’artista ebbe con i massimi esponenti del panorama politico e culturale dell’epoca.

Corteggiato dai potenti per i suoi capolavori, Canova ebbe, come è noto, frequenti e intensi rapporti con nobili, pontefici e sovrani, primo tra tutti Napoleone Bonaparte che, sedotto dall’eternità che poteva regalare lo scalpello dello scultore, era tra i suoi maggiori committenti, insieme ad uno dei suoi uomini di fiducia: Giovanni Battista Sommariva che, un po’ per riscatto della sua immagine compromessa da accuse di speculazione e corruzione e un po’ per rivalsa verso un’aristocrazia che disdegnava ma cui avrebbe voluto appartenere, è diventato illuminato mecenate e collezionista, destinando le sue ricchezze alla raccolta di opere d’arte.

Canova e il Potere. La collezione Giovanni Battista Sommariva, installation view, 2023, ph. Lino Zanesco

Ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Moira Mascotto e Elena Catra, con la direzione artistica di Contemplazioni, la mostra mette al centro la figura complessa di Giovanni Battista Sommariva e la sua preziosa collezione che annoverava nove opere, di cui cinque marmi importanti dello stesso Canova, quali tra gli altri la Maddalena, Palamede, Tersicore e l’Apollino ora in mostra, oltre a opere di Francesco Hayez, Bertel Thorvaldsen e Pierre Paul Prud’hon, alcune delle quali eccezionalmente riunite per l’occasione.
Straordinaria la presenza dell’Apollino, proveniente dalle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna, rappresentazione del dio dell’Amore adolescente, mirabile meditazione sulla bellezza maschile, esposta per la prima volta al pubblico dopo il restauro sostenuto dal Museo Canova e realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

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