L’intero spazio è occupato da un’installazione multimediale realizzata con il supporto di video, suoni, carte da parati e oggetti scultorei. Punto focale del lavoro artistico di Sonia Boyce (1962, Londra) è l’esplorazione di gesti e comportamenti in grado di generare un potenziale, rivolgendo l’attenzione sul carattere dei soggetti e sulle idee anche politiche che li connaturano. I partecipanti, siano visitatori o collaboratori, sono invitati a riunirsi per parlare, cantare e muoversi ciascuno in base al proprio vissuto, in una sorta di gioco partecipato e collaborativo in cui l’aspetto dell’improvvisazione diviene fondamentale.