Figlio di immigrati del Malawi, Josiah Manzi appartiene alla prima generazione di scultori dello Zimbabwe, facendo parte della comunità di artisti di Tengenenge. Inizia a scolpire da autodidatta e sviluppa rapidamente un suo stile distintivo. Partecipa a diverse mostre internazionali, ma nonostante il successo conseguito decide di rimanere a vivere e lavorare a Tengenenge. Il mondo delle sculture di Josiah è un microcosmo di soggetti bizzarri che sembrano il frutto di un disastro genetico, ma non sono personaggi spaventosi: le forme rotonde e morbide innescano un riflesso carezzevole nello spettatore e irradiano serenità, rivelando e restituendo il senso dell’umorismo dell’artista.