La singolarità dell’artista francese Henri Beaufour sta nel fatto che propone attraverso il ritratto una visione diversa della bellezza a cui siamo abituati, completamente al di fuori del campo dell’accademismo così come dell’anti-accademismo. Le sue sculture sono di una libertà incredibile, una deformazione della materia e del ritratto rappresentato, che proviene da ricordi letterari, filosofici e artistici mescolati con elementi tratti dalla realtà. L’artista fa emergere dalla materia una verità imprescindibile, uno stato dell’essere che raggiunge l’apice di un espressionismo senza eguali. Nella pittura, Beaufour inventa il “senza sfondo”. I suoi ritratti o personaggi sono rappresentati direttamente sulla tela. Non c’è sfondo, nessuna distrazione possibile per l’occhio, nessuna confusione permessa, nessuna via di fuga. Beaufour offre un’opera senza fronzoli, senza artifizi, un’opera grezza e brutale, ma molto affascinante perché rispecchia la realtà.
Contemporaneamente barocco, espressionista e informale, Beaufour costruisce attraverso le vie parallele della scultura, della pittura, del disegno e dell’incisione, una ricerca infinita della verità esistenziale. La sua mostra, Henri Beaufour. Portraits imaginaires / sculptures-tableaux-gravures, fino al 23 novembre a Palazzo Pisani Santa Marina, è l’occasione da non perdere per conoscere la singolarità del suo lavoro, originale e libero da schemi formali prestabiliti.