Un lungo viaggio su un’auto senza specchietti retrovisori lungo i decenni a cavallo tra XX e XXI secolo. Questa è l’arte di Jacques Martinez. Nel portabagagli solo tre cose: pittura, scultura, disegni. Come punti cardinali: paesaggio, figura umana, natura morta, astrazione. In occasione dei suoi ottant’anni, l’artista disegna la sua geografia spirituale del sud Europa con quattro mostre che fondono passato e presente nei luoghi a lui massimamente cari: Nizza/giovinezza, Venezia/amore, Milano/amicizia, Lugano/casa.