Pittore autodidatta permeato di cultura indiana, è influenzato dalla religiosità buddista e induista, che cerca di fondere criticamente con l’estetica occidentale e orientale. Agli esordi della sua carriera è attratto da Cubismo e Fauvismo e negli anni ‘30 sviluppa un suo stile unico e originale, riconoscibile in un astrattismo prospettico, con linee intersecate eseguite con pennellate energiche e colorate. I grandi occhi a mandorla dei suoi soggetti diventeranno la sua firma d’autore.