Conosce dolorosamente il fascismo a Roma da studente egiziano ebreo di Belle Arti negli anni ‘20. Tornato ad Alessandria, trova un ambiente artistico sensibile come lui alle innovazioni e ai temi politici della libertà, dell’antifascismo e dell’anticolonialismo. Da qui prende il via un percorso ricorsivo tra figurativo e informale, nell’urgenza incessante di ricercare il lessico visuale giusto per esprimere, con riconosciuta padronanza, la propria passione verso l’avanguardia.
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