Nel Padiglione ai Giardini, Petticoat Government presenta i giganti provenienti da diverse comunità del Belgio, ma anche della Francia e Spagna.
Sono partiti la scorsa primavera da Charleroi in Vallonia e dalla famigerata Dunkerque, la località francese affacciata sulla Manica al confine con il Belgio; attraversando Passo Resia sono giunti in Italia, dove si sono intrattenuti per un picnic sul lago ghiacciato, per poi fare tappa nella città del Santo, a Padova, e infine approdare ai Giardini della Biennale, solcando la Laguna su di una chiatta. Sono i ‘giganti’ che fino al 24 novembre abitano il Padiglione del Belgio, Petticoat Government, colossi folcloristici provenienti da diverse comunità del Belgio, ma anche della Francia e Spagna, che il collettivo composto da Denicolai & Provoost, Antoinette Jattiot, Nord, Spec uloos ha scelto come mezzo artistico per sollevare una necessaria riflessione sul superamento dei confini, sia geografici che metaforici.
Attraverso un mix di pratiche artistiche, che vanno dall’attività curatoriale all’architettura, dalla tipografia alla cartografia, il Collettivo sovverte il tradizionale format espositivo servendosi di una narrazione in capitoli che si succedono, amplificando il potenziale di trasmissione.
A differenza di un’opera chiusa, il Padiglione è immaginato come un luogo di passaggio, con una prospettiva caleidoscopica. Grazie al ruolo dato all’oralità e alla creazione collaborativa di storie, oltre alla messa in scena aerea e sonora di queste gigantesche figure, la mostra intende interrogare l’origine di mitologie contemporanee e di storie secolari. Petticoat Government immagina per il prossimo futuro un cambiamento di paradigma, sfumando le frontiere tra discipline e culture, sia artistiche che popolari.