Venticinque opere, appartenenti per lo più all’ultimo decennio della multiforme pratica dell’artista francese, costruiscono una stupefacente personale che esplora trasformazioni multiple – del sé, dell’altro, delle identità collettive, della lotta, della liberazione, del rifugio – raccontando storie di soggettività erranti connotate da una sorta di materialismo magico attraverso dipinti, sculture, video e lavori su carta. Con un linguaggio enigmatico di rituali e ripetizioni, amplificato dalla presenza di alcuni antichi oggetti devozionali, Tabouret dispiega misteriosi stati di coscienza immergendo l’identità individuale in forze più ampie.