Ingresso libero
Chorus – Associazione per le chiese del Patriarcato di Venezia apre in via straordinaria le porte della Chiesa di San Stae, autentico gioiello del Settecento veneziano con evidenti influenze palladiane, opera di Giovanni Grassi, architetto altrimenti sconosciuto.
Fondamentale per la comprensione della pittura veneziana del Settecento ai suoi esordi, la chiesa di San Stae (Sant’Eustachio) colpisce per unitarietà e armonia.
Esternamente si presenta con una fastosa facciata rivolta verso la principale via d’acqua veneziana, il Canal Grande, progettata da Domenico Rossi nel 1709 e caratterizzata da una ricca decorazione plastica alla quale hanno dato il loro contributo scultori come Giuseppe Torretto, Antonio Tarsia, Pietro Baratta e Antonio Corradini.
Ingresso libero
Chorus – Associazione per le chiese del Patriarcato di Venezia apre in via straordinaria le porte della Chiesa di San Stae, autentico gioiello del Settecento veneziano con evidenti influenze palladiane, opera di Giovanni Grassi, architetto altrimenti sconosciuto.
Fondamentale per la comprensione della pittura veneziana del Settecento ai suoi esordi, la chiesa di San Stae (Sant’Eustachio) colpisce per unitarietà e armonia.
Esternamente si presenta con una fastosa facciata rivolta verso la principale via d’acqua veneziana, il Canal Grande, progettata da Domenico Rossi nel 1709 e caratterizzata da una ricca decorazione plastica alla quale hanno dato il loro contributo scultori come Giuseppe Torretto, Antonio Tarsia, Pietro Baratta e Antonio Corradini.