ESPACE LOUIS VUITTON VENEZIA

Calle del Ridotto, San Marco 1351
Venezia

ESPACE LOUIS VUITTON VENEZIA

Calle del Ridotto, San Marco 1351
Venezia

La foresta invisibile di Fabrice Hyber

Dalle 18:00

alle 21:00

 Ingresso libero

All’interno dell’Espace Louis Vuitton Venezia, Hyber riporta in vita la foresta di Venezia: i tronchi degli alberi piantati nel limo diversi secoli fa per stabilizzare le isole hanno reso possibile la costruzione della città. Questa foresta di pilastri in legno costituisce la base della città. Alcuni di quei tronchi, a lungo nascosti e silenziosi sotto le fondamenta, riappaiono nello spazio come antichi fantasmi. Il vetro è un elemento indelebile nell’immaginario veneziano, un materiale che affascina l’artista che, affiancato da un maestro vetraio in Svizzera, lo abbraccia nella sua opera. Il vetro soffiato e liscio che disegna e colora è prodotto a Basilea.

In mostra, alberi di vetro e corpi celesti formano una monumentale vetrata che incornicia lo spazio che contiene sia la dimora che la radura. All’interno, le ombre danzano e diventano luce, dando vita allo spazio, invitandoci a sognare ad occhi aperti in questa foresta cristallizzata e a interrogarci sulla storia e sulla memoria del luogo alla luce delle sfide odierne.

La foresta invisibile di Fabrice Hyber

Dalle 18:00

alle 21:00

 Ingresso libero

All’interno dell’Espace Louis Vuitton Venezia, Hyber riporta in vita la foresta di Venezia: i tronchi degli alberi piantati nel limo diversi secoli fa per stabilizzare le isole hanno reso possibile la costruzione della città. Questa foresta di pilastri in legno costituisce la base della città. Alcuni di quei tronchi, a lungo nascosti e silenziosi sotto le fondamenta, riappaiono nello spazio come antichi fantasmi. Il vetro è un elemento indelebile nell’immaginario veneziano, un materiale che affascina l’artista che, affiancato da un maestro vetraio in Svizzera, lo abbraccia nella sua opera. Il vetro soffiato e liscio che disegna e colora è prodotto a Basilea.

In mostra, alberi di vetro e corpi celesti formano una monumentale vetrata che incornicia lo spazio che contiene sia la dimora che la radura. All’interno, le ombre danzano e diventano luce, dando vita allo spazio, invitandoci a sognare ad occhi aperti in questa foresta cristallizzata e a interrogarci sulla storia e sulla memoria del luogo alla luce delle sfide odierne.

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