Ingresso libero
Il tema della mostra prende in esame il dibattito che si è sviluppato tra la metà degli anni ‘50 e la fine del Novecento intorno all’idea di “architettura possibile”. La selezione dei materiali si è concentrata sui movimenti dell’architettura utopica e radical, rappresentati dai gruppi Archigram, Superstudio, 9999, Archizoom, Strum, Ufo e dagli architetti Richard Buckminster Fuller, Michele De Lucchi, Ugo La Pietra, Bernard Rudofsky, Paolo Soleri, Ettore Sottsass, del “postmoderno” con Aldo Rossi, Paolo Portoghesi e Charles Jencks, del “decostruttivismo” di Rem Koolhaas e dell’architettura high-tech di Norman Foster.
Ingresso libero
Il tema della mostra prende in esame il dibattito che si è sviluppato tra la metà degli anni ‘50 e la fine del Novecento intorno all’idea di “architettura possibile”. La selezione dei materiali si è concentrata sui movimenti dell’architettura utopica e radical, rappresentati dai gruppi Archigram, Superstudio, 9999, Archizoom, Strum, Ufo e dagli architetti Richard Buckminster Fuller, Michele De Lucchi, Ugo La Pietra, Bernard Rudofsky, Paolo Soleri, Ettore Sottsass, del “postmoderno” con Aldo Rossi, Paolo Portoghesi e Charles Jencks, del “decostruttivismo” di Rem Koolhaas e dell’architettura high-tech di Norman Foster.