La serata di preapertura del 27 agosto (alle 20.30 in sala Darsena) è dedicata a uno dei capolavori del neorealismo italiano, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1954, attraverso una proiezione speciale che fa parte del programma di Venezia Classici.
Un film che segna, per la filmografia del regista, il passaggio da un’estetica puramente neorealista verso una in chiave di commedia leggera. Alcuni episodi mantengono quella tragicità presente nei film precedenti del regista: Il funeralino, quasi senza dialoghi, è il più amaro tra tutti ed è carico ancora degli elementi che hanno fatto grande De Sica in tutto il mondo. Episodi come quello con protagonista Sofia Loren, intitolato Pizze a credito, invece, sono palesemente all’interno di un costrutto di pura commedia. Due maschere della sceneggiata napoletana sono rappresentate nel primo episodio: il guappo, che ne dà il titolo, e ‘o pazzariello interpretato da Totò; se il guappo è una sorta di bullo che spadroneggia all’interno del Rione Sanità, simile ad un boss mafioso anche se in realtà distante dalle gerarchie camorristiche, ‘o pazzariello è una specie di imbonitore.
Tra commedia e tragedia, con un forte impulso al riscatto morale, il duo Zavattini – De Sica si affida all’omonima raccolta di racconti di Giuseppe Marotta, che a sua volta recupera maschere e situazioni tragicomiche dalla sceneggiata napoletana, per costruire un film a ep...
Questo lento passaggio dal neorealismo alla commedia all’italiana affiora anche nell’episodio I giocatori, in cui lo stesso regista si ritaglia la parte, quasi autobiografica, del malato di gioco: il protagonista, interdetto dalla moglie all’uso del denaro, pur di giocare obbliga un ragazzino a sottostare ad interminabili partite a scopa. Non c’è riscatto morale nell’episodio Teresa con protagonista Silvana Mangano nel ruolo di una prostituta che viene circuita per convolare a nozze con un ricco napoletano che sta espiando una colpa: qui la tragedia e l’amarezza hanno il sopravvento sul canone comico. A chiudere questa carrellata napoletana il grande Eduardo De Filippo ne Il professore veste il ruolo di un saggio che, a pagamento, aiuta i suoi concittadini a risolvere piccoli problemi: esilarante il tutorial per il perfetto pernacchio.