Dadaista, partecipa all’invenzione del fotomontaggio con cui elabora una poetica e una linea di ricerca originali nei confronti delle costruzioni sociali del genere maschile e femminile (e androgino). Il suo lavoro offre, tramite la lente destrutturante e ironica del dadaismo, una rappresentazione critica e surreale dei principali scarti storici del ‘900: gli orrori della Prima Guerra mondiale, la Repubblica di Weimar, il Nazismo, la Guerra Fredda, il boom degli anni ’60.