In ossequio a una poetica che ha sempre rifiutato qualsiasi definizione stilistica, Chiara Dynys reinterpreta la sintesi linguistica del Neoplasticismo fondato da Piet Mondrian (il movimento De Stijl) attraverso una serie di nuovi ambienti immersivi, in cui luce e materia ridisegnano il racconto del reale.
La mostra, di grande potenza visiva, è apparentemente provocatoria ma in realtà rivelatrice della centralità della forma del linguaggio nell’arte.