Il 12 novembre 2019 l’eccezionale e tragica acqua alta inonda anche lo studio al pian terreno dell’artista Eduard Angeli (Vienna, 1942), da quindici anni a Venezia, danneggiando le sue opere e spingendolo a rientrare a Vienna. La mostra, curata da Philip Rylands, espone un corpus di quattordici opere di Angeli, tra paesaggi notturni, diurni, interni e costruzioni caratterizzati da un’inquietante immobilità e dall’assenza di figure umane: composizioni dal silenzio assordante, di cui Venezia, per la sua identitaria predisposizione al surrealismo e al simbolismo, è naturale protagonista.