Curata da Antonio Geusa, ricercatore di arte digitale, la mostra restituisce al vecchio edificio della settecentesca Scoletta dell’Arte dei Tiraoro e Battioro il suo ruolo originario di scuola informale: fili e foglie d’oro sono ora sostituiti da linee di codice e artefatti audiovisivi. I visitatori sono invitati a cogliere l’abilità più importante: guardare, contemplare, sperimentare opere che visualizzano il processo di apprendimento dell’arte digitale e i suoi legami diretti con la storia.