La Diva involontaria

A Kim Novak il Leone d'Oro alla carriera della Mostra del Cinema 2025
by Redazione VeNews

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Alberto Barbera premia la leggendaria attrice statunitense con un riconoscimento alla carriera, affiancandola al regista Werner Herzog per celebrare due persorsi destinati a rimanere indelebili nella storia del cinema.

È stato attribuito alla leggendaria attrice statunitense Kim Novak (La donna che visse due volte, Picnic, Una strega in paradiso) il Leone d’Oro alla carriera dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (27 agosto-6 settembre). Per l’occasione, sarà presentato in prima mondiale il documentario Kim Novak’s Vertigo di Alexandre Philippe, realizzato con la collaborazione esclusiva dell’attrice. Kim Novak, nell’accettare la proposta, ha dichiarato: «Sono molto, molto colpita di ricevere il prestigioso premio del Leone d’Oro da un festival cinematografico tanto rispettato. Essere riconosciuta per l’insieme del mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera. Conserverò nella memoria ogni momento trascorso a Venezia. Riempirà il mio cuore di gioia».

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore Alberto Barbera ha affermato: «Assurta al ruolo di Diva senza averne l’intenzione, Kim Novak è stata una delle protagoniste più amate di un’intera stagione del cinema hollywoodiano, dall’esordio casuale alla metà degli anni Cinquanta, sino al prematuro e volontario esilio dalla prigione dorata di Los Angeles, non molto tempo dopo. Un sistema che l’attrice non ha mai smesso di criticare, scegliendo i suoi ruoli e anche il suo nome. Il Leone d’Oro alla carriera intende celebrare una star libera, una ribelle nel cuore del sistema, che ha illuminato i sogni della cinefilia prima di ritirarsi in un ranch nell’Oregon per dedicarsi alla pittura e ai cavalli».

Kim Novak, l’ultima delle grandi stelle del cinema dell’epoca d’oro, che fu la star numero uno al box office mondiale nel 1958, 1959 e 1960, vive oggi come una felice leggenda, poeta e artista. A dispetto della sua fisionomia glamour, pochi sanno che è stata la prima donna ad avviare una propria società di produzione nel 1958. Sapeva che così poteva avere il controllo, e non le interessava essere una marionetta di Harry Cohn alla Columbia. Cohn diceva di aver ‘fabbricato Novak per rendere nervosa Rita Hayworth’. Nessuna star può essere fabbricata. Bisogna nascere con la magia e durare come una leggenda. Il volto di Novak è straordinario e la cinepresa la amava. Non si poteva falsificarlo. La sua brillante interpretazione in La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock, con James Stewart, è diventata indimenticabile e continua oggi a emozionare e ossessionare il pubblico. Le opere d’arte di Kim Novak sono state esposte e omaggiate in una retrospettiva sul suo lavoro dal prestigioso Butler Museum of American Art a Youngstown, Ohio, dove alcuni dei suoi pezzi sono in mostra permanente. Le sue opere sono state esposte anche alla San Francisco Historical Society e al Museo Nazionale di Praga. Il Butler Museum ha pubblicato un libro sulla sua vita e sulla sua arte nel 2020. Kim Novak ha dipinto opere che simboleggiano l’influenza che su di lei hanno avuto sia l’infanzia travagliata, sia il periodo a Hollywood. È stato solo dopo la fine della sua carriera nel mondo dello spettacolo, che le è stata diagnosticata la bipolarità. Dopo la morte del marito nel 2020 per un tumore, ha dedicato la sua vita alla pittura e alla scrittura di poesie. Ha pure continuato a coltivare il sogno di cavalcare il suo cavallo preferito, Poet, e a vivere in casa con i suoi tre cani da salvataggio.

Foto in evidenza: David Fisher / Rex Features

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