Lo spirito del tempo

Sweet Mistery, una nuova affascinante prospettiva sull’opera di Robert Indiana
di Redazione VeNews

Un artista e la sua innata capacità di immergersi nel tempo: Robert Indiana alle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco.

Una nuova prospettiva viene offerta su uno degli artisti più iconici al mondo nell’Evento Collaterale alla Biennale Arte 2024, Robert Indiana. The Sweet Mystery, mostra curata da Matthew Lyons e promossa da Yorkshire Sculpture Park, al secondo piano delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco. Figura preminente dell’arte americana, leader influente del Pop, Robert Indiana (1928–2018) aveva la straordinaria capacità di immergersi profondamente nello spirito del suo tempo. L’artista, dopo un’infanzia itinerante nel Midwest americano e una formazione artistica a Chicago e in Europa, giunge a New York nel 1954 utilizzando ancora il suo nome di battesimo, Robert Clark. Due anni dopo, un incontro fortuito con Ellsworth Kelly modifica il corso personale e professionale della sua giovane esistenza. Si ritrova ben presto a vivere in un loft a Coenties Slip, un’area decadente di Lower Manhattan, dove i resti di un vivace passato marittimo si confondono con il fiorente settore finanziario. Avendo scarsi mezzi per il materiale artistico, Indiana crea assemblaggi usando i residui dell’attività portuale circostante, sviluppando parallelamente un linguaggio pittorico bidimensionale, in dialogo con l’affiatata comunità di vicini, tra cui artisti d’avanguardia come Kelly, Agnes Martin, James Rosenquist, Cy Twombly e Jack Youngerman.

Durante questo periodo di fervore, in un atto di reinvenzione e rinascita si ribattezza con il nome del suo stato natale, l’Indiana. All’inizio degli anni Sessanta, realizza tele audaci, caratterizzate da geometrie pure, testi e numeri in toni non modulati, in risposta alla cultura visiva di un consumismo sempre più pervasivo. Le sue opere, ricche di reminiscenze personali e dettagli biografici, esplorano interrogativi universali sulla condizione umana e sulla fede in epoche turbolente, affrontando contemporaneamente temi legati all’identità queer e al sé. La sua peculiare forma di Pop Art rappresenta un’estensione del radicalismo americano, attingendo alle origini dei trascendentalisti del XIX secolo e alla sperimentazione formale dei primi modernisti. Attraverso una selezione mirata – oltre 40 opere tra dipinti e sculture –, che abbraccia oltre cinquant’anni di produzione artistica, comprese molte opere giovanili raramente esposte, l’importante mostra funge da portale che introduce i visitatori al mondo Pop peculiare e trascendentale di Indiana.

Foto in evidenza: Photo: © Jonty Wilde, courtesy of Yorkshire Sculpture Park. Artwork: © 2024 Morgan Art Foundation Ltd./ Artists Rights Society (ARS), New York