Secondo la femminista russa Alexandra Kollontai (1872-1952) una rivoluzione sessuale è possibile solo accettando l’idea che gli impulsi sono una semplice necessità umana, da soddisfare con la stessa facilità con cui si beve un bicchiere d’acqua. Iva Lulashi adotta questa metafora estendendola alla sfera dell’amore, sentimento potente ma, secondo l’artista, spesso trascurato dal mondo dell’arte. Amore, desiderio – soprattutto femminile –, pulsione e sessualità sono al centro dei suoi dipinti che, sospesi tra stile fotografico e astratto, evocano situazioni legate all’atto erotico, inteso come slancio vitale, liberatorio e rivoluzionario.