Ospitata dal Padiglione della Russia, la mostra della Bolivia presenta una polifonia di opere di circa venticinque artisti, alcuni boliviani, alcuni provenienti da altri Paesi latino-americani. Dopo aver adottato una nuova Costituzione, la Bolivia è rinata come stato plurinazionale, riconoscendo i diritti di tutti i suoi gruppi indigeni. In quest’ottica la mostra attinge all’ancestrale saggezza dei popoli delle Ande, intrecciando diverse narrazioni per promuovere una pratica di “accudimento reciproco” sovvertendo l’eredità del colonialismo e della violenza epistemica, opponendosi a scenari che contemplano il ripristino dell’attività estrattiva.