Attraverso un mix di media che abbraccia disegno, scultura, film, performance e storytelling, Wael Shawky (1971, Alessandria d’Egitto) rilegge i caratteri culturali, religiosi e artistici della storia mediorientale, creando realtà terze che vivono e prosperano in un luogo immaginario. Per il Padiglione, Shawky ha ideato una versione filmata di un’opera musicale da lui stesso diretta, coreografata e composta, incentrata sulla rivoluzione nazionalista degli Orābī contro l’influenza imperiale (1879-‘82). Il 1882 fu infatti l’anno in cui la rivolta venne soffocata dagli inglesi, che occuparono in seguito l’Egitto fino al 1956. Fra gli artisti più apprezzati della sua generazione, Shawky presenta in contemporanea la mostra personale I Am Hymns of The New Temples a Palazzo Grimani.