Per la sua prima partecipazione alla Biennale l’Etiopia punta su Tesfaye Urgessa, classe 1983, nato e formatosi ad Addis Abeba sotto la guida del maestro Tadesse Mesfin per proseguire il proprio percorso artistico a Stoccarda, alla Staatliche Akademie der Bildenden Künste. La pratica artistica di Urgessa mette in relazione l’iconografia etiope con una profonda fascinazione per il realismo russo e per il neo-espressionismo tedesco, producendo composizioni anatomiche e profondamente simboliche che toccano temi come identità e razzismo, andando a smantellare falsi stereotipi su rifugiati e migrazioni.