A seguito di un avvelenamento da mercurio, Pia Lindman traduce i propri segnali nervosi in immagini, suoni e colori; Vidha Saumya sfida norme estetiche, di genere e di appartenenza attraverso la chiave di un umorismo tagliente; Jenni-Juulia Wallinheimo-Heimonen evidenzia discriminazioni contro la diversità celebrando un mondo in cui le persone disabili conquistano il diritto di scegliere una vita piacevole e soddisfacente. Sfumando i confini tra arte, architettura e critica sociale, le tre artiste finlandesi individuano nel piacere e nella realizzazione personale un potente strumento di guarigione e un viatico per immaginare nuovi futuri.