Da sempre interessato alla rappresentazione di spazi e luoghi di transito, lo scenografo teatrale e cinematografico serbo Aleksandar Denić (1963, Belgrado) ci ricorda che oltre alla storia ufficiale della memoria esiste una storia non ufficiale del ricordo. La sua installazione occupa un Padiglione che ancora oggi porta sulla facciata la monumentale scritta “Jugoslavia”, nazione che si è dissolta a seguito dei conflitti dei primi anni ’90. In questo edificio, che dunque assume una funzione simbolica oltre che meramente rappresentativa, Denić ricrea un ambiente che potrebbe esistere in qualsiasi luogo e nel quale ci si sente come stranieri nel proprio paese.