20 aprile 2024 - 24 novembre 2024
Maria Madeira è una delle artiste visive contemporanee più significative di Timor-Leste a livello internazionale, eppure la sua pratica è profondamente radicata nelle tradizioni e nelle storie locali. Per la prima partecipazione del Paese alla Biennale, Madeira presenta una nuova installazione site-specific che utilizza materiali locali come il tais (tessuto tradizionale), la noce di betel, la terra e i pigmenti. Durante i giorni di apertura l’artista bacerà le pareti lasciando tracce di rossetto intonando canzoni tradizionali del suo villaggio nella lingua indigena Tetun. In particolare canterà una suggestiva canzone timorese chiamata Ina Lou, che significa letteralmente “Cara Madre Terra”, il cui testo fa riferimento al ciclo della nascita e al viaggio della vita e della morte.