Utilizzando materiali di recupero, l’artista turca Gülsün Karamustafa (1946, Ankara) crea sculture che riflettono lo stato attuale del mondo, ridotto a un campo di battaglia sconvolto da guerre, migrazioni forzate, crisi ambientali e ingiustizie sociali. Evocando sia fisicamente che emotivamente il vuoto causato da questa devastazione senza precedenti, ormai apparentemente senza fine, l’installazione offre uno sguardo lucido sulle sfide umane e ambientali contemporanee, invitando il pubblico a prendere piena consapevolezza della realtà che lo circonda.