L’installazione architettonica Work di Oleksandr Burlaka, costituita da tessuti di lino risalenti agli anni ‘50, crea uno spazio circolare nel quale prende posto la ‘rete’ dei progetti artistici del Padiglione ucraino. Il film Civilians. Invasion di Daniil Revkovskyi e Andrii Rachynskyi racconta i primi giorni dell’invasione russa attraverso il reperimento di video da fonti open source e da canali YouTube privati; con Best Wishes, progetto realizzato con la collaborazione di un gruppo di persone neurodivergenti, Katya Buchatska si focalizza sull’uso problematico di cliché linguistici in tempo di guerra; Comfort Work di Andrii Dostliev e Lia Dostlieva analizza infine le percezioni stereotipate dei rifugiati ucraini all’estero.