(2023, Italia, 127')
Manuel ha sedici anni e vive in una Roma sempre in subbuglio, un po’ come la sua vita, incentrata sulla figura di un anziano padre di cui prendersi cura, sforzandosi di trovare dei momenti di svago. Costretto a fare i conti con realtà più grandi di lui, si troverà coinvolto in un turbinio di minacce e ricatti dopo aver scattato fotografie compromettenti ad un misterioso personaggio durante una festa. Dovrà abituarsi a giocare sporco secondo le regole di una criminalità che pensava esistesse solo nei film americani. Il regista prosegue l’esplorazione di temi che hanno fatto di Romanzo criminale e di Suburra le due serie di culto che tutti conosciamo.
Regista romano, classe 1966, raggiunge il successo nel 2008 quando realizza per Sky la serie Romanzo criminale. Il suo esordio al cinema avviene nel 2012 con ACAB, candidato a sei David di Donatello e vincitore di due Nastri d’Argento. Sempre nel 2012 dirige, insieme a Francesca Comencini e Claudio Cupellini, la prima stagione di Gomorra – La serie, tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano. Nel 2015 esce Suburra, suo secondo lungometraggio, sulla Roma criminale contemporanea. Nel 2018 sbarca a Hollywood per dirigere Soldado, sequel di Sicario di Denis Villeneuve. Sempre negli Usa dirige nel 2021 Senza rimorso, tratto da un romanzo di Tom Clancy.