(2024, USA, Regno Unito, 104')
La famiglia Deetz torna nella casa di Winter River, teatro del primo capitolo della storia, datato 1988. Lydia è diventata mamma ed è alle prese con l’adolescenza problematica della figlia Astrid. Quando la ragazza scopre il famigerato modellino della città in soffitta inavvertitamente dà il via ad un domino di eventi che riporteranno nel mondo dei vivi il terribile spiritello Beetlejuice, capace in questi anni di non perdere nemmeno un grammo della propria potenza distruttiva e travolgente.
Leone d’Oro alla carriera a Venezia nel 2007, Tim Burton è uno dei più significativi registi della storia cinematografica mondiale. Il suo nome è più che mai sinonimo di scelte stilistiche inconfondibili, a tinte gioiosamente e orgogliosamente dark, in capolavori come Batman, Edward Mani di forbice, Nightmare Before Christmas, Il mistero di Sleepy Hollow, La fabbrica di cioccolato, Big Fish e La sposa cadavere, realizzati guardando sempre con occhio attento alle nuove tecnologie.
Focus sul regista che porta a Venezia il suo "Beetlejuice Beetlejuice" dopo 36 anni