(2024, Israele, Italia, 82')
«L’orrendo attacco del 7 ottobre e la guerra che ne è seguita hanno scatenato inimmaginabili e incomprensibili sofferenze. La loro umanità, o assenza di umanità, è profondamente inquietante. Si possono rappresentare, raccontare, narrare questi eventi?». Con questa agghiacciante consapevolezza il regista Dani Rosenberg inizia le riprese nel kibbutz Nir Oz all’indomani del brutale attacco di Hamas. La storia che racconta, affronta gli orrori impressi nel luogo attraverso gli occhi di Dar, una sedicenne che alle prime luci dell’alba torna nel suo kibbutz in cerca del suo cane, scomparso dopo il massacro a cui lei stessa è sopravvissuta. Poco lontano da lì, oltre la recinzione di Gaza, sta avendo inizio un implacabile ciclo di morte e distruzione, al quale Dar assiste schiacciata tra coloro che cercano vendetta e coloro che, nonostante tutto, rimangono aggrappati ad un barlume di fede nell’umanità.
Dopo i primi cortometraggi, Dani Rosenberg (Tel Aviv, 1979) realizza il lungometraggio The Death of Cinema and My Father Too, presentato a Cannes nel 2020. Il suo film The Vanishing Soldier viene presentato a Locarno nel 2023.
Vogliamo onorare le esperienze di tutti coloro che sopportano le devastazioni della guerra, sforzandoci di ritrarre la loro umanità in mezzo all’oscurità.
Dani Rosenberg