(2024, UK, USA, 181')
Dall’omonimo romanzo del 2015 di Renée Knight, la serie segue le vicende dell’acclamata giornalista televisiva Catherine Ravenscroft (Blanchett), che ha costruito la sua reputazione rivelando i misfatti e le trasgressioni degli altri, senza immaginare che si sarebbe mai ritrovata dall’altra parte della barricata. Quando le capita tra le mani il romanzo di un autore sconosciuto, la donna inorridisce scoprendo di essere la protagonista di una storia che porta alla luce i suoi più oscuri segreti. Mentre cerca di scoprire la vera identità dello scrittore, Catherine dovrà fare i conti con il passato prima che distrugga la sua vita e la sua famiglia.
Alfonso Cuarón appartiene a quell’ondata messicana che ha lasciato il segno a Hollywood. Costruisce film di struttura “forte”, tradizionale, spesso tratti da romanzi: La piccola principessa (1995), Paradiso perduto (1998), Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), I figli degli uomini (2006). In Gravity (2013) film d’apertura di Venezia 70, Cuarón ci dona un raro esempio di uso motivato e intelligente del 3D e si aggiudica ben sette premi Oscar. Torna a Venezia nel 2015 come Presidente di Giuria e, a seguire, nel 2018 con Roma, che vince il Leone d’Oro, oltre a tre premi Oscar e due Golden Globe.