(2023, Macedonia del Nord, Polonia, Croazia, Serbia, Kosovo, 107')
Sulle colline di Skopje, Dita ha creato una comunità queer aperta a tutte quelle persone in cerca di rifugio da una società che non sembra in grado di comprenderne e assecondarne i bisogni. Una vita comunitaria con delle regole, una famiglia allargata in cui ognuno riveste un proprio ruolo, funzionale e importante. Uno scenario che viene completamente stravolto dalla malattia terminale diagnosticata alla compagna di Dita, e che la vedrà costretta ad occuparsi delle figlie di lei, non senza difficoltà.
Nato e cresciuto in Macedonia del Nord, il regista e sceneggiatore Goran Stolevski emigra in Australia da adolescente. Allievo del Berlinale Talent Campus, ha partecipato a numerosi festival, fra cui Raindance e London Shorts. Ha diretto alcuni episodi della serie televisiva australiana d’avventura Nowhere Boys e ha all’attivo numerose sceneggiature per lungometraggi.
Premio Collaterale della 80° Mostra del Cinema di Venezia