(2024, Italia, Francia, 110')
Padre e figlia, cinema e vita. Un racconto personale e autobiografico che parte da un’infanzia all’apparenza perfetta e prosegue con una giovinezza in cui diventare grandi comporta sbagliare, cadere, rompere, allontanarsi per poi rialzarsi, tornare, ricominciare, invecchiare, ma non perdersi mai. Sullo sfondo la storia d’Italia, con gli Anni di piombo, le lotte politiche, le rivoluzioni sociali, i cambiamenti, ma anche le stragi e la diffusione dell’eroina; eventi che stravolsero la vita di una intera generazione.
Figlia di Luigi e sorella di Cristina, Francesca Comencini è regista e sceneggiatrice. La sua prima regia è del 1984 con Pianoforte, pellicola che vince il Premio De Sica al Festival di Venezia. Da quel momento la sua strada è segnata: moltissimi film, tra gli altri Mi piace lavorare (Mobbing – 2003), Lo spazio bianco (2009), Un giorno speciale (2012); importanti documentari (da rivedere Carlo Giuliani, ragazzo – 2002, sugli eventi del G8 di Genova); e serie cult (suoi alcuni episodi di Gomorra – 2014 e di Django – 2023).